Aicon Yachts è apparsa su Tempostretto
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La visita del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di Messina, Mario Mega, ha consentito nelle scorse settimane ad Aicon Yachts di fare il punto della situazione su un anno di produzione, presentando squadra e progetto. L’ingegnere Mario Mega ha poi posato per una foto ricordo davanti alla nuova Aicon 66 “Vivere” con una rappresentanza delle maestranze del primo turno lavorativo.
É stata la prima uscita ufficiale per l’azienda che, in questi lunghi mesi che hanno fatto seguito all’avvio della produzione, ha preferito rimanere in silenzio, pensando a creare, andare avanti. Fin quando non ha deciso che era arrivato il momento di mostrare a tutti come un’attività, ferma da un decennio, abbia ripreso vita con forza, riportando la nautica su questo territorio con un progetto serio e davvero entusiasmante.
A tracciare un excursus dell’attività di Aicon Yachts negli ultimi mesi è il Ceo, Marc Udo Broich che è partito dalle origini, dalla decisione di rilevare il marchio Aicon tre anni fa, spinto della passione verso la Nautica, il brand e la Sicilia.
L’intenzione iniziale era quella di produrre barche nelle Marche o a Viareggio, dove gli si erano aperte tante strade. Ma un anno e mezzo fa ha preso la ferma decisione di rimanere a produrre nella terra di Sicilia.
Nel corso di una conferenza stampa aveva annunciato un preciso impegno nei confronti della comunità locale. E lo ha mantenuto. “Non mi avete sentito molto in questo anno, nonostante le notizie negative messe in giro, i trucchetti e le voci infondate. Capisco che la nuova realtà di Aicon è dura da digerire – dichiara convinto Marc-Udo Broich – Per noi il 2021 è stato un anno intenso.
Abbiamo riaperto un’attività manifatturiera di cui tutta la Sicilia può essere di nuovo orgogliosa. Se da un lato, Aicon ha vissuto dei momenti difficili per la precedente gestione, posso assicurarvi che il marchio è conosciuto in tutto il mondo per il lusso, soprattutto negli Stati Uniti. Il nostro obiettivo è adesso collocarlo veramente tra i più alti livelli di marchi di lusso.
Del resto, Aicon rappresenta l’unico marchio siciliano conosciuto in tutti e cinque i continenti, sul mercato più lussuoso di tutti: quello degli Yachts”.
OCCUPAZIONE
IL NUOVO AICON 66 VIVERE:
Il primo esemplare è in produzione, venduto a un armatore di grande esperienza a New York. Questa barca sarà varata entro poco tempo e viaggerà verso gli States per partecipare ai Saloni di Miami e Palm Beach.
Abbiamo già iniziato la produzione della prossima 66 #12, venduta a un armatore in Florida e in produzione vetroresina c’è anche la #14 per un proprietario canadese.
LE AICON BOUTIQUE:
“Il 2021 è stato per noi un anno fantastico, anche commercialmente – spiega Broich – Abbiamo firmato gli accordi per le Aicon Yachts Boutique a New York, Fort Lauderdale/Miami, Canada, California e Messico.
Per il 2022, l’obiettivo è quello di creare una struttura simile in Europa e nel Medio Oriente. Aicon Boutique è una nuova filosofia di vendita che mira ad avvicinare proprietari e cantieri nel viaggio di costruzione dello Yacht, andando così incontro a un percorso di personalizzazione. Non il modello tradizionale del Dealer che spinge per la vendita di un prodotto di massa ai concessionari, ma il coinvolgimento del cliente che può esprimere tutta la sua passione nella costruzione e nella progettazione della propria barca di concerto con il nostro Centro Stile”.
AICON INTERIORS:
“Nel nostro stabilimento è nata anche Aicon Interiors che sta costruendo interni per centri commerciali, case di fascia alta, privati e aziende. Aicon Group non è solo la costruzione di yacht. E’ una visione di costruire una vera Azienda Professionale, un gruppo di Aziende che costruiscono tramite il Made in Sicily”. “Grazie al Presidente Mega – prosegue il Ceo di Aicon Yachts – siamo qui per discutere e creare più opportunità economiche e trovare soluzioni per le nostre esigenze produttive.
Per me è triste vedere aree di alaggio/varo qua intorno che dovrebbero essere attivate ma non lo sono. Vi garantisco che, se Aicon avesse avuto la possibilità di alare / Varare questo autunno/inverno/primavera, ulteriori 20 o 30 famiglie avrebbero avuto posti di lavoro. Per non parlare dell’indotto che si sarebbe creato. Apprezzo molto il Presidente Mega.
Ci siamo sentiti numerose volte, mi ha chiesto come poterci aiutare. Lavoriamo insieme, possiamo creare più posti di lavoro invece di promesse vuote”.
“Stiamo, nel rispetto delle norme verificando tutte le condizioni e le possibilità affinché questa impresa abbia uno sbocco a mare – ha affermato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di Messina, ingegnere Mario Mega – Siamo molto interessati non solo alla crescita di questa azienda, ma di questo settore in un’area di Giammoro che fa parte della Zes Sicilia Orientale per favorire l’internazionalizzazione.
Non parliamo solo della costruzione di barche, ma di un progetto che vuole costruire una schiera, lavorando sulle barche ma anche in altri settori con qualità tipica dell’internazionalizzazione. Ecco perché, nei prossimi mesi, saremo impegnati ad avviare, appena sarà nominato il Commissario della Zes, ad avviare tutte le attività di promozione possibili.
Sono in contatto con gli amministratori locali per affrontare il tema delle criticità che ci sono oggi per l’utilizzo di aree in questa zona Irsap. Siamo impegnati per far sì che idee come queste possano svilupparsi. Se queste aziende crescono e portano il nome della Sicilia all’estero è la Sicilia che cresce, è l’Italia che cresce.
Comprendiamo il disagio dell’Aicon e del suo presidente nelle difficoltà incontrate. Noi stiamo facendo di tutto affinché loro possano operare, importante è che ci siano le condizioni per operare. Nei prossimi mesi – sono convinto – si arriverà ai risultati ottenuti.
Dobbiamo cominciare come territorio a difendere questa azienda, non vorrei che, in una fase di sviluppo, possa decidere di trasferirsi altrove. Sarebbe una perdita del territorio e una sconfitta per tutti noi come istituzioni.
Sono contento di essere qui. Faccio i migliori auguri affinché presto si possa festeggiare non solo il primo varo, ma magari il centesimo”.